Angelo Greco

ITALIA: UNA FUGA SENZA FINE!

Tra il 2022 e il 2024 quasi 500mila persone hanno lasciato l’Italia. Solo nel 2024 sono stati 191mila, +20% rispetto al 2023. La crescita riguarda soprattutto cittadini italiani: 156mila espatriati, +36,5%. Le mete principali? Germania (12,8%), Spagna (12,1%) e Regno Unito (11,9%).
I territori più colpiti sono al Nord e nelle zone di confine: Bolzano guida con 18,4 espatri ogni 1.000 residenti, seguita da Imperia, Treviso, Como, Sondrio e Mantova. Milano ha perso 33.814 residenti, Bologna 9.461. Al Sud si emigra meno, ma le province restano impoverite, come Taranto, che ha il tasso più basso di espatri ma un calo demografico dell’1,8%.
La vera emergenza è l’esodo giovanile: tra il 2013 e il 2022, l’Italia ha perso oltre 87mila giovani laureati. Un paradosso: lo Stato ti lascia andare, ti ignora finché non emergi altrove, poi ti richiama con incentivi e agevolazioni. L’Italia è pronta… solo a correre in soccorso dei vincitori.

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È SEMPRE QUESTIONE DI…

Si, a volte la fortuna aiuta. Ma la fortuna è anche statistica. Se chiudi sempre le porte a ogni possibilità, non potrai mai aumentare le statistiche di incontrare la fortuna. E quindi la fortuna non è altro che il numero di volte che hai tentato, fallito e ti sei rialzato. Quella che gli altri chiamano fortuna, io la chiamo sacrificio.
Eppure chi sta in cima alla scala non è necessariamente più felice di chi sta alla base. Viviamo una concezione di fallimento distorta. Il vero fallimento è la felicità che non sempre si raggiunge con i traguardi sul lavoro.

Il successo, inteso come riconoscimento o raggiungimento di obiettivi esterni, non è l'unico fattore che determina la felicità di una persona. La vera felicità deriva dalla realizzazione personale e dalla soddisfazione delle proprie esigenze e desideri, non necessariamente legati al successo per come percepito dagli altri. La felicità è una scelta personale e dipende dalla propria visione della vita e dalle priorità che si danno ai vari aspetti della propria esistenza

Oggi, in una pagina di Facebook, accanto a questa foto scattata all’università Milano Bicocca, pullulavano un mare di critiche di avvocati indignanti. “Dove andremo a finire” dicevano. E bla bla bla.
Ma è mai possibile che la gente sappia solo criticare senza vedere le opportunità? Se la vita ti offre limoni, tu fanne una limonata, diceva qualcuno. C’è un mondo di Creator che chiede tutela legale. Sono tutti potenziali clienti: bisogna fornire loro consulenza in materia di diritto d’autore, privacy, diritto di cronaca, diritto penale, contrattualistica e sponsor… Esisteranno dei veri e propri consulenti personali come i procuratori sportivi… Così, invece di cogliere le potenzialità della situazione, la gente perde tempo in critiche, celando la propria inadeguatezza ad adattarsi alle mutate esigenze del mercato.
Ma non vedete che il futuro lascia fuori chi non vi si adegua ad esso. Il futuro se ne frega delle critiche. Quello va comunque avanti da solo. Chi si adegua, come diceva Darwin, sopravvive. E se cambia il mercato devono cambiare anche i servizi